“Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno.
Insegnagli a pescare e lo nutrirai tutta la vita”
(Proverbio cinese)
Chiedere aiuto a uno psicologo è un atto di grande coraggio. Significa essere capaci di mettere da parte il proprio orgoglio, la voce interna che dice che ce la farai da solo/a, che passerà anche questa volta. Magari hai già pensato alcune volte di aver bisogno di un aiuto esterno, hai provato a chiedere consigli ad un amico o a qualcuno che è già passato dalla tua stessa situazione ma non è bastato. Questo accade perché c’è molta differenza tra affrontare le proprie difficoltà parlandone con qualcuno che già si conosce, in mezzo ad altri discorsi, e con il quale magari ci sentiamo inibiti a parlare di certi argomenti intimi, o dove l’altro si sente coinvolto emotivamente o parlarne con uno psicologo nella stanza di terapia. Quello che si creerà, infatti, sarà uno spazio terapeutico, intimo, completamente dedicato a chi chiede aiuto.
Capire che abbiamo bisogno di aiuto, di non riuscire a farcela da soli e ammettere di averne bisogno, è un processo lungo e difficile da realizzare. Spesso si arriva a questa consapevolezza dopo mesi, talvolta anni, di sofferenza e dolore, quando ormai il convivere quotidianamente con i propri problemi ha iniziato a compromettere significativamente diversi ambiti della nostra vita. Infatti, mettersi in discussione può voler dire mettere a rischio la propria identità, qualcosa che fino a quel momento era certo, per dirigersi verso qualcosa di sconosciuto. E’ comprensibile il fatto che tutto ciò possa essere difficile e doloroso, ma ancor peggio potrebbe essere accorgersi di aver messo da parte e impedito l’espressione della nostra parte più vera. Il cambiamento fa paura, ma è da lì che è necessario passare affinché si possa stare meglio.
Per questo sarebbe auspicabile esortare chiunque senta e riconosca di vivere un momento di blocco, di disagio, di sofferenza o di un qualsiasi tipo di malessere al quale non è in grado di dare un nome o una ragione, a prendersi cura della propria salute psicologica, così come facciamo con la nostra salute fisica. Dolore e sofferenza, insuccessi e frustrazioni sono comuni a tutti ma ciò che può fare la differenza è la capacità di gestirli e utilizzarli in direzione del cambiamento e miglioramento di sé. Ciò sarà possibile solo se riusciremo a superare le barriere mentali che nascono dai pregiudizi, dagli stereotipi e dalle convinzioni errate che aleggiano intorno a chi dice di voler andare da uno psicologo che portano spesso a vissuti di vergogna, imbarazzo, diffidenza, e arrivano persino a precludere questa enorme possibilità di crescita per paura di essere giudicati.
Non esiste un momento perfetto o ideale per decidersi a chiedere aiuto, non è necessario arrivare a toccare il fondo prima di fare questo passo. Talvolta possiamo immaginare di non aver bisogno perché riteniamo le nostre difficoltà non troppo “gravi” e quindi proviamo ad andare avanti da soli, ma una difficoltà dopo l’altra finisce che si sommano e che ne finiamo sopraffatti.
Imparare ad ascoltare i piccoli campanelli d’allarme che la nostra mente e il nostro corpo ci mandano (mi arrabbio facilmente con il mio partner e poi mi sento in colpa, mi viene da piangere senza una ragione apparente, sono sempre nervosa, ho un mal di stomaco o cefalea in certe situazioni particolari, non riesco a dormire bene, i miei genitori si immischiano troppo nelle mie cose e tante altre), può essere d’aiuto per capire quando siamo eccessivamente sopraffatti e continuare a mettere in atto azioni, pensieri e atteggiamenti finora utilizzati può non essere più la soluzione. In tal caso rivolgersi ad uno psicologo può essere utile per capire come affrontare le varie situazioni che ci hanno messo in crisi, trovare nuovi spunti e avere un punto di vista esterno e neutro con il quale è possibile dargli un senso e un significato altro. In ogni caso sarà fondamentale che la persona che decida di intraprendere questa strada sia motivata e pronta a mettersi in gioco.
Vuoi un mio parere al riguardo? Contattami senza impegno qui o a questa email.
“Ci sono sempre due scelte nella vita:
accettare le condizioni in cui viviamo
o assumersi la responsabilità di cambiarle”
(Denis Waitley)
Foto di copertina: Mink Mingle su Unsplash