Non sempre la vita va come ce l’eravamo prefigurata e non sempre una relazione, una convivenza o un matrimonio hanno il lieto fine. Capita sempre più spesso che coppie con figli decidano di separarsi o di divorziare nel caso fossero sposate.
Le cause che spingono una coppia a separarsi possono essere molteplici e, in genere, arrivano alla separazione dopo un lungo e tormentato calvario. Il motivo che fa trascinare per anni una relazione conflittuale e senza amore spesso è la preoccupazione per come i figli potrebbero reagirvi e spesso tale preoccupazione nasconde la paura di non essere in grado di affrontare un cambiamento di vita così radicale. Spesso accade che due persone che non si amano più, non condividono più gli stessi interessi e punti di vista, che litigano fortemente e frequentemente rimangano insieme per “non far soffrire” i propri figli, non rendendosi conto, in realtà, del peso che gli stanno lasciando.
I bambini rimangono dunque l’unico collante che tiene uniti i loro genitori, sentendosi in colpa se discutono per cose che li riguardano e dovendone sostenere la grande responsabilità, facendo “casini” per far litigare i propri genitori per una motivazione a loro avviso più valida, o esprimendo un sintomo o un disagio che effettivamente funge da collante tra i genitori, così da incanalare le loro preoccupazioni su di lui/loro.
Per questi e tanti altri motivi, quindi, spesso la separazione di una coppia molto conflittuale è la soluzione migliore per tutta la famiglia, anche se può sembrare un paradosso.
Cè un modo più giusto e meno doloroso per comunicare ai propri figli che i loro genitori si separeranno?
In realtà non esiste un bel modo per dare brutte notizie. Indubbiamente comunicare la separazione ai propri figli sarà uno dei momenti più difficili che affronterete, ma ci sono alcuni accorgimenti che può essere utile adottare.
Prima di tutto è necessario farlo in due, perché è fondamentale far capire ai propri figli che, anche se mamma e papà si separeranno, entrambi rimarranno sempre e comunque i loro genitori. È la loro coppia a non andare più bene, non l’essere i loro genitori.
Poi è molto importante utilizzare un linguaggio adeguato alla loro età, mettersi nei loro panni e far capire la situazione con i mezzi che hanno a disposizione.
Un altro aspetto molto importante è liberarli da qualsiasi possibile senso di colpa, facendo loro capire che non è per causa loro che i genitori si stanno separando, ma spiegando che mamma e papà non vanno più d’accordo e per stare tutti quanti meglio vivranno in due case separate ma che continueranno comunque a vedersi.
È importante rassicurarli sulla presenza nella loro vita di entrambi e lasciare spazio alle loro domande, richieste, incomprensioni, ponendosi in una condizione di ascolto e comprensione della loro sofferenza.
Non bisogna invece assolutamente parlare male dell’altro genitore in sua assenza, perché altrimenti costringiamo i bambini a dover scegliere tra i due genitori (cosa che non possono fare per lealtà verso entrambi), perché potrebbe portare il bambino a una divisione interna che difficilmente saprebbe gestire da solo senza esprimere una qualche forma di disagio.
In alcuni casi di separazione molto conflittuale (ad esempio se all’interno della coppia c’è stato un tradimento) può risultare difficile gestire la propria rabbia, tristezza, delusione nei confronti del partner e, contemporaneamente, spiegare ai bambini cosa sta succedendo.
In altri ancora la troppa sofferenza, la mancanza di un confronto con il compagno e altre problematiche possono complicare una buona comunicazione ai figli della separazione. In questi casi può risultare particolarmente utile richiedere una terapia familiare per gestire al meglio questo delicato momento di transizione.
I genitori potrebbero aver bisogno di aiuto per ritrovare la loro forza e per ridefinire il ruolo genitoriale una volta abbandonato quello coniugale perché mentre quest’ultimo può terminare ed esaurirsi, quello genitoriale dura per tutta la vita. I figli, infatti, di fronte a un’apertura che i genitori mostrano in terapia, hanno la possibilità di smorzare la propria ansia dovuta a fantasie di colpa e rifiuto che, se restassero inespresse e non avessero la possibilità di essere condivise in un ambiente protetto, rischierebbero di compromettere la loro serenità.
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Foto di copertina: Annie Spratt su Unsplash